Crolla il Crypto Fear and Greed Index

Fear and greed index

Il forte rintracciamento di Bitcoin del 21 gennaio ha causato un crollo del fear and greed index da 75 a 40 nel giro di 1 giorno. 

Il Crypto Fear and Greed Index è un indicatore che misura il cosiddetto “sentiment” del mercato cripto, ovvero il livello di euforia o paura che influenza la psicologia degli investitori in termini di quanto sono disposti ad acquistare o vendere criptovalute. Il range di questo indicatore varia tra 0 che significa estrema paura, e 100 che significa estrema euforia. 

Il prezzo di Bitcoin (BTC) è temporaneamente sceso a circa 28˙800$ nella notte tra il 21 e 22 gennaio, dagli 35˙600$ di apertura, portando l’umore degli investitori a un peggiorando repentino. In un attimo il sentiment del mercato cripto è passato da “Extreme Greed” a “Fear”. Bisogna ricordare che crolli improvvisi accadono spesso nel mondo delle criptovalute, tuttavia l’ultima volta che si era visto un tale tracollo era tra il 3 e 4 settembre 2020, quando il Crypto Fear and Greed Index era passato da 79 a 40 nel giro di un giorno. 

Cosa indicano questi crolli repentini? 

In generale, livelli estremi di paura (“Fear”) indicano che gli investitori sono preoccupati per la situazione di quel mercato a seguito di brusche correzioni, ma questo potrebbe segnalare una buona occasione di acquisto. Invece, quando gli investitori diventano molto avidi (“Greed”) a seguito di continui rialzi, potrebbe significare che il mercato è prossimo a un rintracciamento. 

Quindi significa che quando vediamo l’indicatore in territorio “Greed” o “Extreme Greed” dobbiamo vendere e quando lo vediamo in zona “Fear” o “Extreme Fear” dobbiamo acquistare? 

Assolutamente no! In questa situazione è d’obbligo ricordare una delle citazioni più famose dell’economista J.M. Keynes: 

Markets can remain irrational longer than you can remain solvent. 

I mercati possono rimanere irrazionali più a lungo di quanto tu possa rimanere solvibile. 

Il prezzo di BTC ha iniziato la sua lunga fase parabolica nel 4 settembre 2020, quando il prezzo si assestava intoro agli 10˙500$. Il “Crypto Fear and Greed Index” ha iniziato a segnalare valori sopra 80 quando era il 6 novembre 2020 con il prezzo di BTC intorno agli 15˙600$. Se avessimo venduto i nostri BTC qualche giorno dopo aver visto il segnale “Greed” avremmo mancato la stragrande maggioranza della fase parabolica del prezzo. Infatti, BTC ha continuato a cavalcare l’onda dell’euforia degli investitori fino a toccare 42˙000$ l’8 gennaio 2021. 

Come potete notare, le parole di saggezza dette da J.M. Keynes non possono che essere estremamente appropriate in questo caso.  

 Quindi Il prezzo di BTC rintraccerà o continuerà al rialzo? 

Nessuno può dirlo! Come detto prima, l’ultima volta che si era visto un brusco calo giornaliero del “Crypto Fear and Greed Index” (4 settembre 2020) abbiamo assistito a un movimento rialzista parabolico, con BTC che è arrivato al doppio del suo precedente massimo dell’inverno 2017. Ciononostante, le condizioni del mercato del 4 settembre 2020 erano diverse e il prezzo non era iper-esteso come lo è attualmente. In questo senso un rintracciamento del prezzo nelle prossime settimane sembra prospettarsi come scenario più probabile. Tuttavia, il macro-trend del mercato BTC è comunque rialzista, quindi non è detto che il prezzo fletta ulteriormente oltre all’attuale 31% di rintracciamento già scontato. In sostanza, non bisogna farsi prendere dalla “Greed” o dalla “Fear” ma bisogna seguire la propria strategia senza badare all’emotività, perché l’eventualità di perdere soldi facendosi trasportare dalle emozioni è praticamente certa.